Martina, benvenuta su Victoria’s Grace! Ti va di raccontarci un po’ di te per chi ancora non ti conosce?
Ciao, grazie mille.
Certo, con molto piacere. Chi è Martina Ceretti? Sai, a volte me lo chiedo anch’io. Credo di essere in quella fase — o meglio, in quegli anni — della vita in cui ogni anno mi sento una persona diversa. Ogni volta con nuovi pregi, certo, ma anche con nuovi difetti. E forse è proprio questo il senso dei vent’anni, no?
Servono per scoprire chi siamo. I vent’anni esistono per permetterci di sbagliare, di cadere e poi capire. Perché è proprio dagli errori — una volta compresi — che impariamo a crescere, a maturare e a non ripeterli più.
Insomma, i vent’anni servono anche a questo: a trovare sé stessi.
Quindi, con assoluta certezza non saprei dirti chi sono. Ma, in questo momento della mia vita, posso dirti che sono una ragazza di 23 anni che sta per laurearsi in Filosofia, con il sogno di diventare attrice. Una ragazza che, però, si sente anche molto bloccata da un po’ di tempo.
Che ha una paura fottuta del futuro, ma anche una gran voglia di vincere queste insicurezze. E, un giorno, riuscire a essere pienamente soddisfatta di sé.
Quando e come è iniziata la tua carriera da modella?
Da piccola mi capitava di fare qualche foto per servizi fotografici, ma nulla di veramente serio.
Credo che intorno ai 17 anni abbia iniziato a fare esperienze un po’ più importanti: ho partecipato a video musicali, lavorato come modella per alcuni brand e preso parte a qualche sfilata.
Anche se, purtroppo, non mi hanno ancora presa per un film...
E dire che quello — recitare in un film — è il mio sogno da quando sono bambina.
Qual è stato il tuo primo lavoro importante nel mondo della moda?
Ma se non mi ricordo male il primo lavoro importante che io abbia fatto all’inizio è stato per Mantero e Pupa
Cosa ti ha spinto a intraprendere questa carriera?
Fin da piccola sono sempre stata una di quelle bambine che amavano stare un po’ al centro dell’attenzione.
Adoravo le recite scolastiche, imparavo poesie a memoria che gli altri compagni detestavano — e che invece a me divertivano tantissimo.
Credo che sia stato proprio in quei momenti che ho capito quanto fossi attratta dalla recitazione e dall’interpretazione: quel meraviglioso gioco in cui per qualche istante smetti di essere te stessa e diventi qualcun altro, fino a fonderti con il personaggio che interpreti.
Mi è sempre piaciuto stare sotto i riflettori. Sai quando da piccoli molti si vergognano delle foto e si coprono la faccia? Ecco, io ero esattamente il contrario: sempre pronta, in posa da diva, felice di essere fotografata.
Con alcune amiche, da bambine, giravamo quelli che noi chiamavamo “mini film”: ci inventavamo delle storie, prendevamo la telecamera e registravamo tutto. A ripensarci oggi, avevamo davvero tanta immaginazione — e per essere solo delle bambine delle elementari, eravamo anche sorprendentemente brave a recitare.
Da lì ho iniziato a frequentare la scuola di teatro il pomeriggio, dopo le lezioni.
Da piccola imparavo a memoria tutte le pubblicità che sentivo in TV, e mio papà scherzava sempre dicendomi: “Se studiassi con la stessa memoria con cui impari queste cose, avresti tutti 10!”
In realtà la recitazione mi ha aiutata moltissimo anche a scuola. Sono molto dislessica, e da bambina affrontavo il doppio delle difficoltà rispetto agli altri a leggere, ricordare e comprendere i testi. Ma proprio grazie al teatro, all’uso della voce, del corpo e dell’interpretazione, ho imparato ad apprendere meglio, ad ascoltare e a entrare nei contenuti in modo più profondo.
E per questo, oggi, posso dire che la recitazione non è solo una passione: è stata anche una chiave per conoscermi e superare molti limiti.
Che rapporto hai con la bellezza?
Letteralmente odio e amore, ci sono i giorni in cui mi guardo allo specchio e dico “wow che figa che sono” mentre altri giorni in cui mi faccio così schifo che non riesco nemmeno a guardarmi allo specchio e vedo difetti in ogni mia parte del viso e del corpo.
C’è un capo o un accessorio che non deve mai mancare nel tuo armadio?
Ma guarda, sono una persona che ama davvero tantissimo i bracciali e le collane. Penso che completino l’outfit, no? Danno quel tocco finale, un po’ come la ciliegina sulla torta. Più sono strani o particolari, più mi piacciono!
Ad esempio, ho una collana che adoro: è d’oro, stretta e lunga, avvolge tutto il collo… praticamente sembra quella di Cleopatra. È bellissima, la amo davvero! Mi piacciono molto gli oggetti un po’ fuori dal comune… forse perché lo sono anch’io, chi lo sa?
Hai partecipato al videoclip del brano Ultimi Romantici di Eros Ramazzotti, dando volto ed emozione alla canzone in modo intenso e autentico. Com’è stata per te questa esperienza? Che cosa ti ha lasciato?
Innanzitutto ti ringrazio per il complimento, grazie mille.
Ma guarda come ho detto in precedenti interviste è stata un’esperienza davvero molto bella mi sono divertita moltissimo ed è proprio vero il detto che se fai del tuo sogno un lavoro allora non lavorerai neanche un giorno, ed proprio così. Io quando faccio video dove devo recitare o anche quando faccio gli shooting mi diverto tantissimo, non mi pesa.
Sì poi ovviamente magari ci sono cose che risultano pesanti come ad esempio la sveglia super presto in certi casi, o quando fa freddo e devi indossare abiti molto leggeri, come nell’ultima parte del video di Eros quando sono in piscina, era mezzanotte ed era novembre e la piscina non è che fosse proprio calda infatti mi ricordo che dissi al regista “la faccio una sola volta e questa fidati andrà bene perché io non mi ributto di nuovo” per fortuna andò bene.
Altro esempio quando ho fatto la pubblicità per Vodafone era marzo ma sarebbe uscita a giugno quindi ho preso un freddo pazzesco perché ero vestita come se fosse estate quando in realtà era inverno… poi infatti il giorno dopo avevo la febbre, per fa anche parte del gioco no?
Riprendendo il discorso sul video con Eros è stata decisamente una bellissima esperienza, oltretutto lui è davvero una bellissima persona, simpatica e che sa farti mettere assolutamente a tuo agio. Ho bellissimi ricordi, ad esempio mi ricordo che mi sono pure messa cucinare nel video, si sono una persona a cui piace cosi tanto mangiare che lo fa anche quando sta lavorando.
Che emozioni hai provato vedendo il video finito per la prima volta?
Ero emozionata, mi ricordo che ho ricevuto un messaggio da un amico la sera dicendo “Marty guarda che sei su Raiuno!” Ed io: “io? cosa? come? perché? ma sei sicuro??” Ed infatti ero io poi. Il giorno dopo sono finita anche su Canale cinque, a Domenica In, e molti altri programmi.
Ed è una sensazione strana ma allo stesso tempo bellissima e divertente quando sei li che guardi la televisione e dici “ aspetta ma quella sono io!” Più volte mi è capitato che amici o conoscenti mi inviino foto di me che sono in televisione, oppure una volta un mio amico mi ha inviato una foto di un cartellone pubblicitario gigante a Como in cui c’ero solo io perché avevo fatto uno Shooting lì per un brand noto. Una Marti formato gigante, strano ma molto bello.
Ti piacerebbe in futuro partecipare ad altri progetti musicali o artistici?
Assolutamente sì, mi piacerebbe molto, purtroppo ho dovuto disdire a tantissime proposte molto interessanti perché spesso andavano a conciliare con date di esami, un annetto fa un cantante molto famoso italiano mi aveva proposito di girare un video per una sua canzone ma era lo stesso giorno di un mio esame quindi ho dovuto disdire a malincuore, anche se mi sarebbe piaciuto.
Più volte mi e stato anche chiesto di andare a fare numerosi programmi tv, al momento sono ancora incerta se farlo o meno perché comunque dovrei stare via tanti mesi per chissà mai dire mai, magari invece può rivelarsi una bellissima esperienza che non tutti hanno occasione di poter la fare. Per esempio un Pechino express mi piacerebbe molto farlo. Anche perché non so se sembra ma mi piace molto l’avventura.
Che ruolo ha la musica nella tua vita quotidiana?
Ma guarda devo dire molto importante, io non riesco a camminare se non ascolto musica, cambio proprio il modo un cui cammino.
Amo la musica di ogni genere, specialmente quella degli anni 60,70,80 italiana come Mina, Celentano, Morandi, Gino Paoli, Pino Daniele, e altri artisti grandiosi.
Poi ovviamente mi ascolto anche Beyoncé, Lady Gaga, Rihanna ( e molti altri) perché sono cresciuta con le loro canzoni, sono le classiche canzoni che mi danno molta carica.
Ascolto sempre la musica: quando piango, mentre mi preparo per uscire, quando cucino… insomma, in ogni momento! E ci tengo a precisare che non mi limito ad ascoltare: canto anche, eccome se canto! Mi piacerebbe davvero tanto cantare sul serio, è una cosa che mi appassiona.
Da piccola, poi, mi inventavo un sacco di canzoni. Me ne ricordo una in particolare che si chiamava “La Puzza” — sì, lo so, sono un po’ strana!
Cosa ti ha insegnato finora il tuo percorso nel mondo della moda e dello spettacolo?
Che bisognerebbe essere un po’ più sicuri di se stessi, mai buttarsi giù e specialmente MAI farsi mettere in testa da nessuno!
Qual è il tuo più grande sogno professionale?
Diventare un’attrice famosa, recitare in tantissimi film e serie TV… sarebbe davvero un sogno. Quando ero piccola, il mio grande desiderio era vincere un Oscar. Oggi mi sembra un sogno un po’ irraggiungibile, ma chissà.
Mi piacerebbe davvero tanto, almeno, diventare famosa a livello nazionale. E se poi dovesse arrivare anche un Oscar… beh, ben venga!
Ti vedi più come modella, attrice, o qualcos’altro?
La modella lo vedo più come un hobby mi diverte sì, per ho sempre volto più essere un’attrice che una modella, forse perché sono una persona molto emotiva e sensibile quindi mi piace anche esprimere le mie emozioni attraverso la recitazione. Anche se a volte è difficile perché essendo dislessica non trovo le parole esatte con le quali mi vorrei esprimere. Molto spesso invento parole che manco esistono
Se non avessi fatto la modella, cosa avresti voluto fare?
Bella domanda io penso che la modella sia solamente una cosa di passaggio. Ma come ho detto prima io sogno il cinema. Se no probabilmente avrei scelto di fare o la fotografa/regista o la veterinaria perché ho molto a cuore gli animali o la stilista. Sono sempre stata una persona artistica, quindi preferirei fare lavori artistici o movimentati piuttosto che quelli classici dove devi stare dietro una scrivania 12 ore al giorno, forse l’unico lavoro dietro la scrivania che mi piacerebbe fare è la psicologa perché sono sempre stata una persona molto empatica (anche fin troppo) che vuole sempre cercare di aiutare le persone in qualche modo se riesce, aiutandoli a ragionare, fargli vedere le cose in maniera diversa e a trovare soluzioni ai loro problemi.
Un saluto ai lettori di Victoria’s Grace?
Prima di tutto, grazie di cuore se siete arrivati fin qui a leggere tutta la mia intervista. Spero davvero che vi sia piaciuta!