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Siriana Cutolo: La mia carriera da modella: passione, determinazione e bellezza


Come hai iniziato la tua carriera da modella? È sempre stato il tuo sogno fin da piccola?

Già da piccola i miei genitori mi portarono in un’agenzia, feci un provino e venni presa.

 Ricordo uno shooting in particolare per un’ottica: le foto fecero il giro ovunque! Era già un piccolo successo.

Quando poi mi sono trasferita a Roma, ho deciso di riprendere in mano quel sogno. Ho iniziato a posare per un mio amico fotografo — che oggi è il mio migliore amico — e abbiamo iniziato a fare scatti in TF. Quelle foto ebbero un bel successo, pur non essendo di nudo, perché io il nudo non lo faccio.

Da lì ho capito che ero portata. Ho fatto altri shooting e alla fine è diventato un vero lavoro. Ormai sono anni che scatto e che lavoro come modella.

Qual è il tuo legame con le città di Roma e Napoli, due tra le più importanti al mondo per cultura e arte? Che significato hanno per te?

Questa è una domanda interessante. Io mi sento un’artista, perché penso che artista sia chi ama l’arte, chi la vive, non solo chi sa disegnare o dipingere. E sono anche un’esteta.

Come hai detto tu, Napoli e Roma rappresentano perfettamente l’arte, il romanticismo, la bellezza.

Sono molto legata a queste due città. Roma mi ha cambiato la vita. Io venivo da un paesino in Toscana, e Roma è stata la mia fortuna. È qui che sono diventata quella che sono oggi. Non è che mi sento “chissà chi”, però passare da una ragazzina di paese a una donna con una carriera è stato importante.

Roma la sento mia, come se fosse casa, anche se i miei genitori non sono romani.

Napoli invece… già a parlarne mi commuovo. Io sono nata e cresciuta in Toscana — che amo — ma Napoli la sento nel sangue.

Da piccola, vivendo al nord, mi prendevano in giro per il cognome napoletano, e un po’ mi vergognavo. Oggi invece ne sono orgogliosa. Inoltre Napoli è sempre in festa, colorata, allegra. La amo.



Ti ricordi il tuo primo shooting? Come ti sei sentita in quel momento?

Sì, me lo ricordo bene. Ero molto a mio agio, come se fossi già una modella. Era proprio quello che volevo fare, mi piaceva. Non ho avuto particolari difficoltà.

Quali sono i generi fotografici che preferisci? E cosa pensi debba avere davvero una modella oltre alla bellezza?

Nel mondo della fotografia, i generi che preferisco sono il fashion. Mi piace perché è meno scontato rispetto ad altri.

Oggi purtroppo fanno molti nudo, ma io non l’ho mai fatto. Non sono contro, però preferisco un altro tipo di fotografia, più raffinata.

Per me posare non significa solo essere belle. Devi saper trasmettere un’emozione, una personalità, una forza. È come recitare.

Ci sono donne bellissime che vogliono fare le fotomodelle, ma essere belle non basta, bisogna saper trasmettere qualcosa, oltre che saper posare.

Quando lavori a uno shooting, quanto puoi esprimere te stessa e quanto invece è dettato dal fotografo o dal brand?

Quando è un lavoro, ovviamente non scelgo sempre io. Metto però dei limiti chiari sui generi che accetto. Il lavoro è lavoro, e do la priorità al fotografo o al brand.

Quando invece si tratta di un mio progetto, ho sempre le idee molto chiare. Sono progetti che rispecchiano il mio essere e il mio tipo di bellezza.

Preferisci scattare in studio o in location all’aperto?

Dipende dalla location. Lo studio è spesso più pratico, sia per il fotografo che per la modella.

Ma se c’è una location bella, particolare, è anche stimolante. Mi piace sfruttare posti nuovi per le foto.



La tua famiglia ti ha sempre supportata in questo percorso?

Mia mamma mi ha sempre sostenuta. Mio padre, invece, all’inizio era un po’ contrario. Non capiva bene questo mondo.

Poi ha visto che non facevo nulla di male, che lavoravo in contesti seri e fidati… e allora ha iniziato ad essere fiero di me.

Hai avuto esperienze con riviste o pubblicazioni importanti, come ti sei sentita a vedere i tuoi lavori lì?

Su quelle riviste ai tempi c’erano modelle del calibro di Pamela Anderson, Kate Moss e tante altre icone.

Io non mi paragono a loro, però quando ho iniziato a essere pubblicata su riviste importanti, mi sono detta: “Ok, qualcosa di buono l’ho fatto.”

Non è solo fare uno scatto… è arrivare a essere notata da riviste di fama mondiale.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri? Continuerai con la fotografia o hai altri sogni da realizzare?

In realtà io sono già soddisfatta di ciò che ho ottenuto nella fotografia. Ora ho altri obiettivi: voglio creare un mio brand e sto anche prendendo un’altra laurea.

Non smetterò di fare la fotomodella ma i miei orizzonti adesso sono altri.

Certo, se uscissi su Vogue sarei felicissima!



Cosa pensi della chirurgia estetica e dell’ossessione per la perfezione nell’ambiente della moda e dello spettacolo?

Eh sì… si sta un po’ esagerando con la chirurgia estetica. Si è persa un po’ la bellezza naturale.

Non sono assolutamente contro, ci mancherebbe, ma adesso sta diventando tutto troppo eccessivo.

Hai una routine particolare per mantenerti in forma e curare la tua immagine?

Fisicamente mi alleno e cerco di mangiare sano, ma non sono sempre costante.

Ci sono periodi in cui lo sono, altri in cui meno.

Però sì, ci tengo molto: vado dall’estetista, dal parrucchiere… sono molto vanitosa! Tengo tanto alla mia bellezza.

Che consiglio daresti a una ragazza che sogna di diventare modella?

Un consiglio per chi vuole intraprendere questo mondo: credeteci fino in fondo. Serve tanta determinazione, ambizione, e soprattutto non accettate compromessi.

Scegliete bene la vostra strada e impegnatevi al massimo per raggiungere i vostri obiettivi.











Fotografie di Federica D’Orazio





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