Grace, come ti sei avvicinata al mondo della moda e della fotografia?
Mi sono avvicinata in modo del tutto casuale, davvero per caso. All’epoca avevo solo 15 anni, ero ancora minorenne e completamente concentrata sulla scuola. Praticavo sport, suonavo il pianoforte… insomma, avevo già una vena artistica, ma non mi ero mai proposta come modella.
È successo che una persona mi ha notata mentre passeggiavo, ed è così che ho fatto i miei primi passi in questo mondo. A oggi, però, devo essere sincera: rimane ancora un hobby. Il mio lavoro principale è un altro, faccio la personal shopper. Quindi ho comunque scelto una carriera diversa, seppur sempre legata all’immagine.
Tuttavia, sto attraversando un momento di grande evoluzione e rinascita personale, e non nego che ora vorrei puntare molto di più sul settore della moda e della fotografia.
Ricordi il tuo primo shooting fotografico? Che emozioni hai provato?
Sì, me lo ricordo molto bene. È stato con un fotografo di nome Luca, al Parco Dora. Era uno shooting in stile street photography. Abbiamo preso ispirazione dal mondo del ballo, perché per anni ho praticato hip hop.
È stato emozionante, una bella esperienza che mi ha permesso di esprimere una parte di me in modo nuovo.
C’è stato un momento in cui hai capito che questa poteva essere la tua strada?
Sì, paradossalmente l’ho capito lavorando come addetta vendita per l’azienda in cui sono stata per anni.
In quel contesto ho iniziato a ricevere molti apprezzamenti per la mia immagine, che poi ho valorizzato anche nel lavoro. Da lì sono arrivate le prime proposte, anche da Milano, e ho cominciato a farmi conoscere al di fuori di Torino.
Ho lavorato molto in Italia, anche se non tutti i miei shooting sono stati pubblicati, ma l’esperienza c’è.
Che tipologia di shooting prediligi? Hai uno stile preferito?
Mi piace molto il glamour. È un genere che esprime eleganza e valorizza i movimenti del corpo. Mi dicono spesso che il mio corpo è una sorta di opera d’arte, quindi questo genere mi rappresenta.Apprezzo anche la lingerie, il ritratto… Ho fatto anche qualcosa di moda, ma più editoriale e alternativo, non il fashion commerciale da social. Ora però sto rivoluzionando anche questo aspetto e sto esplorando generi a cui finora non mi ero dedicata a fondo.

Preferisci scattare in esterna o in studio?Non ho una preferenza assoluta. Lo studio è perfetto per certi generi, ma a volte rischia di rendere gli scatti troppo simili tra loro. All’esterno, invece, c’è più varietà e più stimoli creativi. Ci tengo sempre, però, che tutto sia organizzato al meglio, anche in esterna, per mantenere la concentrazione e garantire un buon risultato.
Cosa ti affascina dell’atmosfera sofisticata e luminosa che caratterizza l’estetica glamour?
C’è sempre una velata eleganza, mai volgarità. È per questo che mi riconosco molto nello stile boudoir.
Qual è il capo nel tuo armadio a cui non rinunceresti mai?
Il blazer, senza dubbio. È quel tocco di eleganza che può rendere curato anche un look sportivo. È versatile, sta bene con tutto. Io sono una persona semplice, ma amo vestirmi bene anche solo per andare a fare la spesa. Il blazer dà sempre quel qualcosa in più.
Hai mai detto no a un progetto perché non ti rappresentava?
Sì, ho rifiutato diversi lavori. Alcuni proponevano di stravolgere il mio viso o i miei capelli, altri erano progetti troppo spinti a livello erotico.
Tengo molto alla mia immagine e reputazione, sia per me stessa, sia per la mia professione di personal shopper, evito questo tipo di genere.
C’è un luogo dei sogni dove ti piacerebbe posare?
Assolutamente sì: l’Egitto, davanti alle piramidi. Amo l’egittologia, sarebbe un sogno. Mi piacerebbe anche posare a Parigi, davanti alla Tour Eiffel.
Come affronti i momenti di insicurezza?
Li affronto in solitudine. Mi isolo, ma non per deprimermi. Creo una barriera per proteggermi e concentrarmi solo su me stessa. Mi dedico al lavoro, alla musica, al ballo, alle mie passioni. Non voglio consigli non richiesti né energie negative. Voglio superare le insicurezze da sola, interiormente.
Il complimento più bello che hai ricevuto grazie al tuo lavoro da modella?Sicuramente quello di un ragazzo che mi segue da tantissimo tempo, il mio fan numero uno. Ogni volta che pubblico una foto, mi scrive che per lui è come guardare un film.