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Ginevra Alombi: più di una modella, il potere di sentirsi sé stessa davanti all’obiettivo


Ciao Ginevra, benvenuta su Victoria’s Grace. Come racconteresti a chi non ti conosce chi è Ginevra?

Sono cresciuta in provincia di Pavia. Da piccola sognavo di fare la parrucchiera, ma col tempo ho capito di voler fare altro, di voler puntare più in alto, e così ho cambiato strada. Fare la modella è sempre stata una mia passione: ho iniziato a posare a 14 anni e ormai sono passati 10 anni. Se guardi le mie foto da bambina, si vede già quell’indole. È un lavoro che ho sempre portato avanti in parallelo alle altre cose che faccio nella vita.

Qual è stata la tua prima volta su un set fotografico?

La mia prima volta su un set professionale è stata a 13 anni, mentre realizzavo un book per un’agenzia. È stato un momento molto emozionante: mi sentivo una diva! Ricordo con affetto quella prima esperienza.

Quando hai capito invece che poteva essere un lavoro a tutti gli effetti e non solo un passatempo?

L’ho capito quando sono iniziate ad arrivare tante richieste. Avevo un profilo Instagram normale, poi ho iniziato a postare foto un po’ più professionali, scattate con un’amica fotografa. Da lì sono arrivate proposte da fotografi professionisti, fotoamatori e videomaker. Quando mi sono resa conto di avere tanta richiesta – e che avevo delle capacità – ho deciso di iniziare a fare un po’ di gavetta. E da quel momento non mi sono più fermata.



Quali soddisfazioni ti sei tolta facendo questo lavoro?

In realtà, non parlo tanto di soddisfazioni materiali, perché lavorando fin da quando avevo 14 anni, quelle me le ero già tolte. Le vere soddisfazioni sono state a livello personale: ho conosciuto tante persone, ho imparato molto e, grazie a questo lavoro, è cresciuta la mia autostima e la sicurezza in me stessa.

In quale genere fotografico ti ci vedi di più e perché?

Mi piace molto il mondo del fashion, perché mi sento a mio agio sia vestita che… non vestita! Amo la fotografia bella, elegante, mai volgare, quella che riesce a trasmettere un’emozione. Mi piace creare abbinamenti, vestirmi in modo un po’ appariscente. Fin da sempre sono stata affascinata da quel genere, ispirandomi a riviste e foto di alta moda.

Nelle foto che scatti c’è qualche emozione che vuoi suscitare a chi le guarda ?

Dipende molto da ciò che mi viene richiesto, ma in tutte le mie foto ci tengo sempre a trasmettere eleganza, mai volgarità. Voglio che emerga la mia personalità, indipendentemente dal genere fotografico.



Cosa ami del tuo lavoro?

Mi piace il fatto di avere la possibilità di viaggiare, perché mi sposto spesso e ho l’occasione di confrontarmi con tante ragazze che fanno il mio stesso lavoro. Amo la creatività che questo mestiere richiede: ogni progetto è diverso dall’altro. E poi c’è la cosa più bella: riuscire a trasmettere qualcosa a chi guarda le mie foto.

Hai mai collaborato con altre modelle? Puoi raccontare qualche aneddoto?

Un aneddoto molto divertente — e anche molto bello — è stato uno shooting con Diana Kolpak e Minnie. Avevo posato per una linea di gioielli creata da Diana. Eravamo a casa sua, in un ambiente molto intimo: solo noi tre e il fotografo. È stato uno dei lavori più rilassanti che abbia mai fatto. È stato davvero bello poter collaborare con loro.

La cosa più divertente che ti è capitato prima, durante o dopo un servizio fotografico?

Ne ho combinate davvero tante! Ho scattato in posti stranissimi: ad esempio, una volta ho posato in mezzo a sacchi della spazzatura! Oppure quando scatto in strada, capita spesso che i turisti stranieri mi fermino chiedendomi se sono famosa e vogliono farsi una foto con me. Sono situazioni buffe, ma fanno parte del bello di questo lavoro!


Cosa invece odi del tuo lavoro?

Quello che trovo difficile è quando ti fanno sentire come una bambola di pezza: ti prendono, ti spostano, ti dicono cosa fare in modo irrispettoso. In quei momenti non ti senti valorizzata, e tutto perde creatività e divertimento. Un altro aspetto complicato è la costante sessualizzazione: anche se non lo vuoi, nella società in cui viviamo vieni spesso guardata solo in quel modo.

Ti sei prefissata un obiettivo che vuoi raggiungere in questo lavoro?

Sì, sono in continua evoluzione. Uno dei miei obiettivi è posare in tante parti del mondo, combinando le due passioni che ho: viaggiare e fotografare.

Hai qualche progetto che vuoi condividere con i lettori?

Tra poche settimane partirò per uno shooting a Marrakech, e poi andrò a Lanzarote, sempre per lavoro. Viaggerò molto in questi mesi grazie a questo lavoro.

Cosa vuoi dire a chi leggendo questa intervista saprà in po’ più di chi è Ginevra?

Grazie! Mi fa molto piacere che abbiate potuto conoscermi un po’ di più attraverso questa intervista. Di solito non amo condividere troppo della mia vita sui social, quindi quando ho occasioni come questa mi piace poter raccontare un po’ chi sono a chi mi segue.











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