Ho iniziato all’età di 16-17 anni con i primi lavori a livello locale. Ma il vero boom è arrivato nel 2011, quando ho partecipato e vinto il concorso di bellezza Miss Universo Itala. Quell’esperienza mi ha dato una maggiore visibilità mediatica e, da lì, ho iniziato a lavorare anche all’estero.
Nel 2011 partecipi e vinci il concorso di bellezza Miss Universo Italia, che ricordi hai di quel momento?
Prima di iniziare con Miss Universo Italia, avevo tentato con Miss Italia, ma non andò molto bene. Rimasi molto delusa. Poco dopo iniziai a lavorare come commessa e, proprio nel negozio in cui lavoravo, entrò un dirigente di un’agenzia specializzata nel mondo della moda e dei concorsi di bellezza. Mi vide e mi disse che avrei dovuto partecipare a Miss Universo, ma inizialmente non ero interessata.
Ma non si arrese e, anche grazie all’insistenza di mia madre – che è sempre stata la mia prima fan – nel giro di un attimo mi ritrovai a partecipare al concorso di Miss Universo Lazio. Vinsi quel concorso e accedetti di diritto a Miss Universo Italia.
Andai alle selezioni senza aspettarmi di vincere, anzi, la presi quasi come una vacanza. In quella settimana strinsi anche delle belle amicizie. Proprio il fatto di viverla con leggerezza e serenità, credo, fu la chiave della mia vittoria.
La tua vita lavorativa da lì com’è cambiata?
In realtà, quell’anno non è cambiato molto a livello lavorativo. Ho lavorato quasi esclusivamente nell’ambito legato al mondo di Miss Universo Italia, ma devo dire che ho vissuto tante belle esperienze.
È stato però l’anno successivo, quando ho passato il titolo alla nuova Miss, che ho iniziato davvero a costruire qualcosa. Ho potuto prendere contatti con diverse agenzie di moda e ho cominciato a lavorare molto di più.
Come vedi il mondo della moda oggi ? C’è tanta concorrenza in questo lavoro?
La concorrenza c’è sempre stata, c’è e ci sarà, ed è giusto che sia così. Qualche anno fa, però, ho attraversato un periodo in cui avevo quasi abbandonato il mondo della moda. Purtroppo non è un lavoro stabile: ci sono mesi in cui lavori tantissimo e altri in cui non ti chiama nessuno. Questa incertezza non mi faceva stare tranquilla.
Così, in quel periodo, ho trovato un lavoro da impiegata e ho continuato a fare la modella quasi come un hobby. Poi, lo scorso anno, ho deciso di riprendere questa carriera a pieno ritmo, lasciando il lavoro da impiegata.
Quale consiglio daresti alle giovani ragazze che vogliano intraprendere questa strada?
Il mio consiglio è di iniziare presto e fare tanta gavetta. Un aspetto importante è affidarsi a una buona agenzia – o più di una – che possa guidarti e offrirti le giuste opportunità. Io, all’inizio ho fatto tanta gavetta, lavorato anche quasi gratis, proprio per fare esperienza e capire meglio questo mondo.
Secondo te nel mondo della moda ci sono regole molto stringenti?
Ti racconto un aneddoto , c’è stato uno stilista molto famoso, che mi chiamò per un casting. Arrivata al casting, non c’era un abito che mi entrava e dopo varie prove, trovano un abito che mi sta. A quel punto lo stilista mi chiede di sfilare, e dopo 2 minuti, mi dice che l’abito l’ho fatto cosi mio che lui guardava me e la mia personalità e non più l’abito. E lui stilista deve vendere l’abito e non Elisa Torrini. Fece intendere che, se avesse potuto, avrebbe preferito far sfilare le sue creazioni sugli appendiabiti piuttosto che usare le modelle. Quindi non fui presa, ma è stato un no dove sono uscita contenta, perché avevo sovrastato il suo abito. La mia personalità, la mia fisicità è stata cosi forte che ha oscurato la sua creazione.
Hai sempre voluto fare la modella ?
In realtà, da piccola volevo lavorare a Disneyland. Ho sempre amato ballare, e il mondo dello spettacolo, delle soubrette, mi è sempre piaciuto moltissimo. Era una passione che avevo sin da bambina, e per me era un sogno poter lavorare in quel contesto da favola.
Cosa pensi dei canoni estetici imposti oggi dai social media?
Con l’avvento dei social ci sono dei canoni estetici che sembrano irraggiungibili. La bellezza oggigiorno è tanto finta e poco autentica. Per raggiungere quei canoni estetici si abusa sempre più della chirurgia estetica anche quando non è affatto necessario. Non sono contraria a chi però ricorre alla chirurgia estetica per correggere un proprio disagio. Però purtroppo oggi tristemente si ricorre alla chirurgia estetica soprattutto perché c’è questa immagine idealizzata da raggiungere. Il mio consiglio è accettarsi e valorizzare quello che si è.
Secondo te i genitori e la scuola, come possono aiutare le ragazze e i ragazzi ad accettarsi e quale consiglio daresti a chi in questo momento fa fatica ad accettarsi?
Credo che si possa aiutare continuando a sensibilizzare e a parlarne apertamente, perché è un tema importante e molto attuale.
Un consiglio che mi sento di dare è quello di circondarsi di persone che ti vogliono bene davvero e che ti accettano per quello che sei.
Cosa ti piace di più nel fare la modella?
Quello che mi piace di più è tornare a casa la sera, stanca ma soddisfatta dopo aver posato. Posare e sfilare, fare la modella, è ciò che mi appaga più di qualsiasi altra cosa.
Quali sono le cose che non devono mai mancare nel tuo guardaroba?
Prima di ogni altra cosa, i tacchi — nonostante il mio 1.78 m — in particolare un paio di décolleté nere con tacco a spillo e un tubino nero. Anche tanti accessori: perché, anche solo con un semplice giubbino nero, ma con quelli giusti, puoi creare un outfit davvero perfetto.
Guardando sui tuoi social, non si può fare meno di notare la tua ironia e simpatia. Ti ispiri a qualcuno o semplicemente sei te stessa?
Per quanto riguarda il mio lavoro sui social c’è un continuo lavoro di ispirazione ma al contempo cerco sempre di farlo a modo mio.
Hai mai pensato di fare l’attrice ?
In realtà, in questo periodo me lo stanno chiedendo in molti. È da poco che mi sono prefissata di contattare alcune agenzie che si occupano di pubblicità e cinema, e provare a buttarmi.
Quali progetti futuri hai?
Mi piacerebbe diventare mamma e di essere felice.
Cosa vuoi dire a chi leggerà questa intervista?
Credete sempre in voi stesse, nelle proprie capacità e nei vostri sogni, anche quando non sembrano realizzarsi. E che dopo tanta pioggia il sole esce sempre.
Foto di stereobranko -Nicola Cappetti - Carlo Campi- Marco Arbani