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Giada Folcia: Tra corone, creatività e cuore per gli altri


Ciao Giada, benvenuta su Victoria's Grace. Per iniziare come ti descriveresti in tre parole?

Determinata, creativa, empatica. Sono determinata perché non ho mai smesso di inseguire i miei obiettivi, anche quangiadado sembravano lontani. Creativa, perché l’arte è il mio modo di esprimermi da sempre. Ed empatica, perché riesco a entrare in contatto con le emozioni degli altri, qualità che considero un punto di forza, soprattutto nei progetti di volontariato.


Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato finora?

Scegliere me stessa. In un mondo che spesso ti chiede di conformarti, la mia sfida più grande è stata restare fedele a chi sono, anche a costo di cambiare strada e ricominciare da capo.


Qual è il momento più importante che ha segnato la tua crescita personale?

Non ne ho uno solo. Credo che la crescita arrivi da tante piccole (grandi) scelte: i cambiamenti di rotta, i sacrifici, i “no” detti per tutelarmi. Sono tutte tappe che mi hanno resa la donna che sono oggi.


Hai un motto o una frase guida nella vita?

“Sii la versione più potente e gentile di te stessa.” Per me la vera forza sta nell’equilibrio tra determinazione e sensibilità.





Cosa significa per te sentirti “realizzata”?

Sentirmi realizzata significa vivere facendo ciò che amo, con coerenza, passione e libertà. E sapere che, nel mio piccolo, sto lasciando qualcosa di buono nel cuore degli altri.


Come hai vissuto l’esperienza di essere incoronata Miss Italiana 2022 e cosa ha significato per te quel momento?

È stato un momento emozionante e simbolico. Una conferma che le mie particolarità non andavano nascoste, ma celebrate. Mi ha dato fiducia e ha segnato l’inizio di un percorso più grande..


Nel 2024 hai raggiunto un prestigioso risultato a Miss Universe Italy. Come hai vissuto questa esperienza e quali insegnamenti ti porterai nel futuro?

Essere stata la prima finalista nel 2024 è stato un grande orgoglio. È un’esperienza che mi ha dato forza e ancora più motivazione. Proprio per questo ho scelto di ripresentarmi: perché credo profondamente di poter rappresentare con autenticità e determinazione il mio Paese a Miss Universe. Mi sto preparando con impegno ogni giorno, curando ogni dettaglio, dalla forma fisica alla comunicazione




Hai calcato red carpet importanti come quello del Festival del Cinema di Venezia e altre premiere. Come ti sei sentita in quelle occasioni e cosa ti ha lasciato questa esperienza?

Sono esperienze emozionanti, che uniscono eleganza, adrenalina e professionalità. Ho imparato quanto sia importante la preparazione anche dietro a pochi secondi di passerella: ogni dettaglio parla di te.


Quando e come hai iniziato a lavorare come fotomodella?

Ho iniziato a 19 anni. Inizialmente per curiosità, poi è diventato un lavoro che ho coltivato con passione, studio e dedizione, trasformandolo in una parte centrale della mia carriera.


Come ti prepari fisicamente e mentalmente per uno shooting?

Con costanza. Fisicamente mi alleno ogni giorno e seguo un’alimentazione mirata. Mentalmente cerco concentrazione e connessione con il mood dello shooting: musica, respirazione e focus.


Cosa ti affascina di più nel posare davanti a una macchina fotografica?

La possibilità di raccontare emozioni senza parole. Ogni scatto è un frammento di anima, un modo di comunicare qualcosa di vero attraverso il corpo e lo sguardo.




Qual è stata la tua esperienza fotografica più emozionante?

Uno shooting ispirato alla Venere di Botticelli. Unire arte, bellezza e interpretazione è stato per me qualcosa di magico: mi ha fatto sentire parte di un’opera.


Come ti senti a rivederti nelle foto?

Dipende: a volte mi emoziono, a volte sono critica. Ma cerco sempre di vedere la donna oltre l’immagine, e apprezzare anche quello che non è perfetto.


Che ruolo ha il fitness nella tua routine quotidiana?

Un ruolo centrale. Non solo per l’aspetto estetico, ma per l’equilibrio mentale. Il fitness è la mia ancora nei momenti di stress, mi fa sentire forte e centrata.


Come bilanci il benessere fisico con quello mentale?

Ascoltandomi. So quando ho bisogno di rallentare e quando posso spingere. Trovo equilibrio tra allenamento, arte, momenti di silenzio e relazioni autentiche.


Come descriveresti il tuo stile personale?

Femminile, elegante, con tocchi sportivi e glamour. Mi piace unire opposti: un abito con una sneaker, un blazer con un top sportivo. È il mio modo di raccontare chi sono.



Quali sono i tuoi must-have per sentirti al top?

Un profumo che mi rappresenti, un buon mascara, un paio di tacchi comodi ma scenici, orecchini importanti… e autostima, sempre!


C’è un rituale o un’abitudine che non abbandoni mai?

Ogni mattina mi prendo un attimo davanti allo specchio per ricordarmi chi sono e dove voglio arrivare. È il mio piccolo rito di forza.


Dove ti immagini tra cinque anni, nella vita e nel lavoro?

Mi immagino in una dimensione internazionale, impegnata in progetti che uniscano arte, sport, moda e impegno sociale. Spero di aver costruito una carriera solida, che mi permetta anche di ispirare e sostenere altre donne. E, perché no, sogno anche di avere una mia famiglia: un luogo autentico dove sentirmi amata e poter dare amore, accanto a qualcuno che sappia apprezzare chi sono davvero.


Cosa vuoi dire ai lettori dell’intervista e quale consiglio vuoi dare alle giovani modelle?

Siate sempre autentiche. Studiate, preparatevi, ma non dimenticate mai chi siete e perché avete iniziato. Non cercate di piacere a tutti: il vostro valore non dipende dallo sguardo altrui, ma da quanto riuscite a guardarvi con amore e rispetto.



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