Passa ai contenuti principali

Veronica Lorini: Moda, scrittura e verità: il racconto di chi crede nella forza dell’essere sé stesse


Puoi raccontarci qualcosa di te e del tuo percorso?

Con piacere, Sono Veronica una modella, content creator e giornalista iscritta all’Ordine con tesserino per stampa estera. Ho una laurea in Comunicazione e da sempre unisco estetica e narrazione: amo raccontare il bello, valorizzare l’autenticità e dare voce a ciò che merita attenzione.

Negli anni ho collaborato con brand italiani e internazionali, mantenendo uno stile elegante e coerente, che riflette la mia identità. Oggi lavoro tra shooting, PR, interviste e moderazione eventi, con l’obiettivo di lasciare un segno positivo e raffinato in ogni progetto.

Quando hai capito di voler intraprendere la carriera da modella?

All’incirca all’età di 17 anni ho effettuato i primi shooting, un po’ per gioco. Successivamente data una buona propensione e naturalezza davanti all’obbiettivo ho capito di voler sviluppare ed ampliare la mia partecipazione in questo settore

Cosa vuoi trasmettere nelle tue foto ?

Attraverso le mie foto desidero trasmettere eleganza, autenticità e forza interiore. Ogni scatto è un’occasione per raccontare una storia, evocare emozioni vere e lasciare un’impronta raffinata, mai urlata. Mi piace che l’immagine parli con delicatezza, ma arrivi in profondità.


Come ti descriveresti in tre parole?

Elegante, autentica, sensibile.

Come hai iniziato a lavorare nel mondo della moda?

Ho iniziato quasi per caso, spinta dalla curiosità e dal desiderio di esprimermi attraverso l'immagine. Col tempo, è diventata una vera professione, costruita con dedizione, studio e coerenza. La moda per me è un linguaggio: un modo per raccontarmi e per raccontare storie con grazia e intensità.

Come ti prepari per un servizio fotografico?

Non seguo alcun regime alimentare restrittivo, anzi sono amante del buon cibo. Magari pongo l’attenzione ed evito qualche cibo in particolare. Ascolto buona musica e mi dedico alla skincare.

Cosa ti piace di più e cosa di meno del tuo lavoro?

Ciò che amo di più è la possibilità di esprimermi liberamente, creare bellezza e connettermi con le persone attraverso l’estetica e le emozioni. Ogni progetto è un’occasione per raccontare qualcosa di vero.

Quello che apprezzo meno è l’instabilità tipica del settore, dove non sempre il merito viene riconosciuto subito, e dove spesso l’immagine conta più della sostanza. Ma è anche questo che mi spinge a lavorare con autenticità e coerenza.

Usi i social anche per esprimere qualcosa di più personale?

Sì, mi piace condividere anche pensieri più intimi e riflessioni che vanno oltre l’immagine. Credo nei social come spazio di ispirazione e verità, non solo vetrina. Cerco sempre di mantenere un equilibrio tra estetica e profondità, mostrando chi sono davvero, con discrezione e autenticità.

Come definiresti il tuo stile?

Elegante, essenziale e senza tempo. Amo la sobrietà che lascia spazio alla personalità, i dettagli curati e tutto ciò che comunica con grazia, senza bisogno di eccessi.



Quali sono le tue passioni al di fuori del lavoro?

Amo tutto ciò che nutre l’anima: la scrittura, i viaggi lenti, il buon vino e le conversazioni profonde. Mi appassionano l’arte, la natura e tutto ciò che invita alla bellezza autentica e alla connessione vera.

Se potessi mandare un messaggio alla “te” da adolescente, cosa le diresti?

Le direi di avere pazienza e fiducia in sé stessa, di coltivare la propria unicità senza paura di mostrarsi per quella che è davvero. Le ricorderei che la vera forza nasce dall’autenticità e che ogni difficoltà è un passo verso la propria crescita.

Che ruolo ha avuto la tua famiglia nelle tue scelte?

La mia famiglia è sempre stata un pilastro fondamentale, un sostegno silenzioso e solido. Mi ha insegnato valori come la determinazione, l’onestà e l’amore per ciò che si fa. Non sempre mi sono sentita propriamente supportata ma soprattutto per i loro timori relativi questa professione.

Oltre ad essere una modella, sei anche una giornalista. Cosa significa per te questo ruolo e quali sono le sfide che più ti stimolano in questo lavoro?

Per me il giornalismo è una vocazione: un modo per raccontare storie vere, dare voce a chi spesso non ce l’ha e contribuire a costruire una narrazione positiva e autentica. È un ruolo che richiede rigore, curiosità e grande responsabilità.

La sfida più stimolante è mantenere integrità e profondità in un mondo dove le notizie spesso diventano veloci e superficiali. Amo scoprire dettagli nascosti, fare domande che fanno riflettere e offrire contenuti che possano ispirare e informare con onestà..




Quale ruolo ha, o dovrebbe avere, la donna nella società di oggi? E in che modo, secondo te, la moda può contribuire a valorizzarlo?

Credo che la donna oggi debba essere libera di esprimere appieno la propria identità, forza e sensibilità, senza stereotipi o limitazioni. Il suo ruolo è quello di essere autentica, protagonista della propria vita, capace di coniugare ambizione e empatia.

La moda può essere un potente strumento di valorizzazione, perché racconta storie e personalità. Attraverso scelte consapevoli e uno stile autentico, la moda aiuta la donna a sentirsi sicura di sé, elegante e libera di comunicare chi è veramente, andando oltre l’apparenza.

Cosa consiglieresti a una ragazza che vuole iniziare oggi come modella?

Le direi di credere sempre in sé stessa e di coltivare autenticità. La moda è un mondo affascinante ma anche esigente: serve dedizione, pazienza e rispetto per il proprio corpo e la propria personalità. È importante scegliere collaborazioni che rispecchino i propri valori e non avere fretta di correre, ma costruire passo dopo passo un percorso solido e coerente.

Cosa vuoi a dire a chi leggerà la tua intervista?

Vorrei che chiunque legga queste parole sentisse il valore di essere autentico, di coltivare la propria unicità con coraggio e gentilezza. La vita è un percorso di crescita continuo: abbracciate le vostre passioni, siate fedeli a voi stessi e non smettete mai di credere nella bellezza che c’è dentro di voi.
















Fotografie di Nino di Bella - Danny Tamanini - Shaun Stubley -Ivan Nebbia 



Post popolari in questo blog

Martina Ceretti: L’Arte di Scoprirsi a Vent’Anni.

Martina, benvenuta su Victoria’s Grace! Ti va di raccontarci un po’ di te per chi ancora non ti conosce? Ciao, grazie mille. Certo, con molto piacere. Chi è Martina Ceretti? Sai, a volte me lo chiedo anch’io. Credo di essere in quella fase — o meglio, in quegli anni — della vita in cui ogni anno mi sento una persona diversa. Ogni volta con nuovi pregi, certo, ma anche con nuovi difetti. E forse è proprio questo il senso dei vent’anni, no? Servono per scoprire chi siamo. I vent’anni esistono per permetterci di sbagliare, di cadere e poi capire. Perché è proprio dagli errori — una volta compresi — che impariamo a crescere, a maturare e a non ripeterli più. Insomma, i vent’anni servono anche a questo: a trovare sé stessi. Quindi, con assoluta certezza non saprei dirti chi sono. Ma, in questo momento della mia vita, posso dirti che sono una ragazza di 23 anni che sta per laurearsi in Filosofia, con il sogno di diventare attrice. Una ragazza che, però, si sente anche molto bloccata da un po...

Siriana Cutolo: La mia carriera da modella: passione, determinazione e bellezza

Come hai iniziato la tua carriera da modella? È sempre stato il tuo sogno fin da piccola? Già da piccola i miei genitori mi portarono in un’agenzia, feci un provino e venni presa.  Ricordo uno shooting in particolare per un’ottica: le foto fecero il giro ovunque! Era già un piccolo successo. Quando poi mi sono trasferita a Roma, ho deciso di riprendere in mano quel sogno. Ho iniziato a posare per un mio amico fotografo — che oggi è il mio migliore amico — e abbiamo iniziato a fare scatti in TF. Quelle foto ebbero un bel successo, pur non essendo di nudo, perché io il nudo non lo faccio. Da lì ho capito che ero portata. Ho fatto altri shooting e alla fine è diventato un vero lavoro. Ormai sono anni che scatto e che lavoro come modella. Qual è il tuo legame con le città di Roma e Napoli, due tra le più importanti al mondo per cultura e arte? Che significato hanno per te? Questa è una domanda interessante. Io mi sento un’artista, perché penso che artista sia chi ama l’arte, chi la viv...

Giulia Cavicchi: Scoprire la propria femminilità davanti all’obiettivo: il racconto di una modella

Ciao Giulia, puoi dirci come è nata la tua passione per la fotografia? La mia passione per la fotografia nasce in realtà da una profonda insicurezza che ho portato con me per anni. Non accettavo completamente il mio corpo, non mi piacevo, non mi vedevo bene allo specchio. Non mi sentivo bella, sensuale, né elegante. Un giorno, per puro caso, un amico che voleva esercitarsi con la fotografia mi ha chiesto di posare per lui. Abbiamo fatto degli scatti in una casa abbandonata, un luogo insolito. All’inizio è stato strano, perché la mia insicurezza mi portava a ridere continuamente davanti all’obiettivo. Ma lui è riuscito a farmi sentire a mio agio. E qualcosa è cambiato. Quando ho visto le foto, ho pensato: ‘Forse non è vero che sono brutta, forse non è vero che non sono fotogenica.’ Da lì è nato tutto. Ho capito che mi piaceva davvero stare dall’altra parte della macchina fotografica. E che forse, attraverso la fotografia, potevo iniziare a vedermi e farmi vedere in un modo completamente...