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Indira, la forza dietro il sorriso: bellezza e impegno sociale in passerella

Ciao Indira, benvenuta su Victoria’s Grace. Per iniziare, ti andrebbe di raccontarci meglio chi sei dietro le quinte ?

Certo, sono una donna semplice ma un’eterna sognatrice. Non è facile reinventarsi da capo in un paese con cultura e idioma totalmente diverso, ma è sempre un onore servire da esempio per donne che devono ripartire da zero.

Sei nata e cresciuta in Venezuela, come descriveresti la tua città natale?

Caracas, una città cosmopolita con una storia influenzata dalle culture spagnola, italiana e portoghese arrivate durante la Seconda Guerra Mondiale. Un luogo dove si vive l'eterna primavera a 25 °C costanti e dove una cosa che non manca alle persone è il sorriso al primo sguardo.

Prima di trasferirti in Italia, hai conseguito una laurea in Giurisprudenza. Com’è nata la tua passione per questa materia?

Da piccola sono stata un'appassionata della giustizia e della verità, e questo mi ha spinto a studiare Giurisprudenza. Anche se adesso faccio un altro mestiere, penso che l'istruzione sia fondamentale per lo sviluppo personale e cognitivo.

Hai mai esercitato la professione legale in Venezuela? Che esperienza è stata?

Certo, per 2 anni ho lavorato sia nell’ambito del Diritto Tributario che in quello del Lavoro, non ho trovato grosse difficoltà e posso dire che mi ha aiutato tanto a essere la persona che sono oggi.

Quando hai iniziato a lavorare come modella?

Nel 2017 , tutto in modo autodidatta, non avevo mai fatto niente del genere.

È stato un sogno di sempre o qualcosa nato per caso?

Tutto per caso, dopo aver postato qualche scatto sui miei social ho iniziato a ricevere richieste da parte dei fotografi e da lì sono passata alle sfilate. Adesso faccio anche da Art Director per diversi progetti.




Ricordi la tua prima esperienza davanti alla macchina fotografica?

Sì, è stato tutto molto facile e naturale, ma penso che mi abbia aiutato il fatto che ho iniziato già con una certa età e consapevolezza del mio corpo.

Cosa vuoi comunicare con le tue foto?

Un'immagine pulita, professionalità e crescita. Voglio sempre dare un messaggio di forza e speranza, soprattutto per le donne straniere come me, che magari non riescono a trovare una via d’uscita davanti alle difficoltà.

Che tipo di reazioni ricevi dal pubblico sui social?

Di tutto e di più... Per fortuna c'è chi crede in quello che faccio e apprezza il mio lavoro, ma mi rendo conto che è impossibile piacere a tutti. Ogni commento e messaggio conta, perché vuol dire che stai arrivando alle persone.

Cosa speri che provi chi guarda le tue foto?

Spero che si noti l'evoluzione del mio percorso e che serva come esempio per altre persone.

Hai organizzato eventi come “Donne per le Donne”: com’è nato?

Il progetto è nato nel 2022, quasi per caso, ma con un cuore ben chiaro: creare uno spazio dove le donne potessero riconoscersi, valorizzarsi e supportarsi. Dopo anni di lavoro nel mondo degli eventi e della moda, ho sentito il bisogno di dedicare le mie energie a qualcosa che avesse un impatto reale, sociale. Donne per le Donne è partito con pochi scatti fotografici e si è trasformato in una manifestazione che oggi riempie le piazze, coinvolge centinaia di fotografi e riceve il patrocinio delle istituzioni. La sua nascita è la prova che, anche da un’idea semplice, può emergere una rivoluzione collettiva.


Perché è importante dare visibilità alle donne diverse e marginalizzate?

Perché è giusto dare luce a storie di forza e di rinascita, già i telegiornali parlano solo di situazioni che vanno a finire male... Noi vogliamo essere un esempio per chi si trova in difficoltà.

Hai collaborato con la “Casa delle Donne Maltrattate” di Milano: che tipo di attività hai svolto?

Ho pubblicizzato un brand che raccoglie fondi per supportare questa istituzione, lavoro che faccio da diversi anni e continuo a fare tutt’oggi.

Hai in mente altri progetti futuri per sostenere l’inclusione femminile?

Certo, quest’estate abbiamo varie proposte di collaborazione con diverse aziende del territorio piemontese, ad ottobre apriremo i casting ufficiali per la quinta edizione di Donne per le Donne 2026, anche se da mesi stanno arrivando tante candidature. A dicembre sveleremo i volti delle protagoniste.

Un saluto ai lettori di Victoria’s Grace?

Un saluto e un ringraziamento speciale al vostro magazine e ai lettori, mi auguro che la mia storia sia di vostro gradimento.





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