Ciao, benvenuta su Victoria’s Grace , ti vuoi presentare?
Un saluto a tutti i lettori di Victoria’s Grace! In primis grazie per l’opportunità. Eccoci qua mi presento sono Laura e vengo da una piccola città denominata Lecco sul Lago di Como. Nella vita studio, lavoro, faccio la modella, l’artista, mi arrangio. Ho un istinto infallibile per le situazioni difficili o irrisolte in cui mi butto a capofitto. Mi reputo sensibile, empatica, coraggiosa, dolce, altruista e piena d’amore Oddio sto elencando solo i pregi. Vabbè i difetti ve li dico un’altra volta che sono tanti Così si fa no?
Come ti sei avvicinata al mondo della fotografia?
Questa domanda è molto bella… Come mi sono avvicinata alla fotografia, bhè in realtà non è successo per caso, nel senso che sono sempre stata testarda e consapevole di ciò che volevo, ha quindici anni ho partecipato al mio primo model sharing e ad accompagnarmi c’era la mia mamma, devo ammettere ero impacciata, timida. Ma piano piano che l’obbiettivo scattava a raffica mi scioglievo e diventava così naturale che non sembrava nemmeno che stessi posando. Quella prima esperienza è stata una vera rivelazione: mi ha fatto scoprire un lato di me che non conoscevo. Con il tempo ho imparato a sentirmi sempre più a mio agio davanti alla macchina fotografica, a capire come usare il corpo per comunicare emozioni e a collaborare con i fotografi per creare immagini che avessero davvero un’anima.
Che cosa ti da maggior soddisfazione in una fotografia?
Credo proprio il fatto di vedermi bella e spontanea, non è banale usare questi termini perché molto spesso (a me succede) non riusciamo davvero a vederci, ci guardiamo ma non vediamo, non so se sono riuscita a spiegarmi… invece in uno scatto si può percepire l’essenza, noti delle sfumature di te nuove, dei cambiamenti che possono derivare da una posa, dal make up dalla tua espressività in quel momento. L’emozione che viene catturata dall’obbiettivo.
Cosa ti ha fatto innamorare della moda e anche della fotografia?
Il mio amore per la moda e per la fotografia è nato prima ancora che potessi rendermene conto. Da bambina, mia mamma mi raccontava delle Top model anni 90’ come fossero delle icone leggendarie. Donne forti, bellissime, sicure di sé, che avevano cambiato per sempre il volto della moda. Crescendo, quelle storie sono diventate immagini. Passavo ore a guardare le sfilate di Victoria Secret, affascinata da quell’energia, da quel modo unico di camminare, di sorridere, di dominare la passerella con naturalezza e potere. Quelle modelle non erano solo corpi perfetti: erano presenza, erano messaggi di forza, sensualità e libertà.Così è iniziato tutto. Prima con la curiosità, poi con la voglia di provarci anche io. Di capire cosa si prova a stare davanti a un obiettivo, a raccontare qualcosa con uno sguardo, un gesto, un abito. Oggi, ogni volta che poso, sento dentro di me un po’ di quella bambina che ascoltava i racconti della mamma e sognava. E sento anche la donna che sto diventando, che usa la moda e la fotografia per esprimere se stessa, raccontare la propria storia.
Ami di più sfilare davanti alle persone in passerella oppure che le tue foto vengano pubblicate su riviste e viste da tantissime persone?
Domanda complessa! Partiamo sempre dal presupposto dell’emozione. Quando scendi in passerella, c’è sempre quel brivido. La tremarella che sale prima di uscire, quell’attimo sospeso in cui tutto si ferma: il respiro, i pensieri, il tempo. Lì, dietro le quinte, sei ancora invisibile, ma sai che tra pochi secondi sarai esposta, esposta davvero — non solo agli sguardi, ma anche alle aspettative, ai giudizi, e a quello che tu stessa pensi di dover dimostrare. È una scarica di adrenalina che ti attraversa, ma è anche un atto di vulnerabilità. Mostrarsi è sempre un po’ mettersi a nudo. E forse è proprio lì che nasce la magia.” In passerella Ti senti parte di qualcosa che accade solo una volta e poi sparisce come un battito d’ali.
La fotografia invece è l’opposto: è qualcosa che resta. È potenza visiva, è costruzione di un’immagine che può viaggiare nel tempo e nello spazio. Quando vedo una mia foto pubblicata su una rivista, so che potrà ispirare anche chi non era lì, in quel momento. E questo mi affascina.
Se devo scegliere… forse no, non scelgo. Amo la passerella per il suo brivido bruciante, e amo la fotografia per la sua capacità di fermare un’emozione e portarla lontano.
Ti reputi una donna curiosa?
Sì molto, mi reputo una donna curiosa, nel senso buono del termine e credo fermamente che bisogna sempre esserlo… non devi fermarti perché nel momento in cui pensi di aver imparato tutto stai sbagliando e peccando di presunzione. Non si finisce mai di scoprire, imparare conoscere di avere “fame” del mondo che ci circonda. La curiosità ci permette di imparare e non rimanere chiusi nel nostro guscio e nelle nostre convinzioni.
Hai partecipato a diversi eventi legati al mondo dei motori, tra cui la fiera EICMA e il circuito di Misano. Ti piacerebbe lavorare come modella nel settore motorbike?
ho avuto il privilegio di far parte di diversi eventi riguardante l’ambiente “motori” di conseguenza certo adoro quel settore! Una passione trasmessa molto da mio padre, tifoso incallito di Valentino Rossi e della Ferrari e appassionato in maniera quasi maniacale di macchine e moto. Gli eventi citati nella domanda, sono state esperienze diverse e estremamente appaganti ognuna con le sue emozioni e le sue sfide. Ma quello che le ha rese davvero speciali è stato lo splendido rapporto lavorativo che ho instaurato con i vari team con cui ho avuto il piacere di collaborare. L’energia che si crea quando c’è sintonia, rispetto e passione condivisa è qualcosa che non si può dare per scontato. In particolare, c’è un team — davvero importante per me — con cui si è creata una connessione autentica, umana oltre che professionale.
Quali sono le tue passioni?
Cavolo sono troppe! Vabbè elenco quelle per me salienti: La moda e l’arte che vanno di pari passo, le auto e moto da corsa ( sì amo la velocità) mia mamma su questa cosa avrebbe tanto da ridire e ha ragione. Gli animali ( un bacio al mio piccolo Gimmy ) Una un po’ particolare i peluche, ne vado matta fin da bambina, ne ho di tutte le forme colori, personaggi ecc… Queste sono solo alcune altrimenti dovrei scrivere altre pagine.
Come nasce l’amore per l’arte ?
Il mio amore solido per l’arte è iniziato da bambina con due episodi in particolare…Ero dal pediatra e sui muri della sala d’attesa c’erano diversi quadri, opere di forme e colori tutte di Henri Matisse (scoperto poi in seguito negli anni a venire). Il mio “amore” inizia con lui e con la sua celebre opera La Danza “ di Henri Matisse. Il mio sguardo da bambina è stato subito catturato da queste cinque figure che danzavano in cerchio, o come lo chiamavo io il “girotondo” ne ero affascinata, catturata dalle forme, dai colori, già al tempo volevo cercare di capire il significato. L’arte è espressione vera e pura, concettualità, ribellione, protesta, analisi introspettiva. Per me è sempre stato geniale questo modo di comunicare al mondo, artisti con una sensibilità fuori dal comune…
Il secondo episodio invece (mia mamma ancora si commuove quando lo racconta) È che all’asilo ci avevano dato un compito… disegnare il manifesto per lo spettacolo che si sarebbe tenuto a teatro. La mia mano viaggiava e mi ricordo che mi veniva naturale disegnare tutto nei minimi particolari senza sforzo.Disegnai, scavando nei miei meandri da bambina, un tendone con un pagliaccio all’ingresso e i biglietti in mano che attendeva l’ingresso delle persone, non so quell’immagine per me rappresentava il mio concetto, lo spettacolo..Quel disegno venne scelto e pubblicato su tutti i manifesti e la gioia fu immensa. (Ho due copie conservate ancora adesso nell’album).
Se per circostanze dovessi trovarti a scegliere tra lavorare nella moda o nell’arte, escludendo una delle due, quale sceglieresti?
La moda e l’arte vanno di pari passo sono “sorelle” la storia e la storia della moda in particolare ce lo insegnano gli abiti dei grandi stilisti sono quasi sempre stati influenzati dalle correnti artistiche del tempo (collaborazioni) e dagli episodi storici che la popolazione attraversava in quel momento (Guerra, emancipazione femminile ecc…
Per citarne alcuni) La moda è una forma d’arte.Non posso scegliere tra le due, scelgo il punto in cui si incontrano.
Sei stata giudice al concorso di bellezza Miss mondo Italia che è esperienza è stata ?
Venivo da un episodio particolare della mia vita.. l’opportunità
di essere giudice a un concorso così importante è stata una svolta sia a
livello professionale ma soprattutto umano. Ho avuto modo di conoscere e
instaurare dei rapporti con delle persone meravigliose che mi hanno aiutato
moltissimo è come se in quella circostanza avessi finalmente preso una boccata
d’aria e fossi tornata a respirare. Sentivo di averne bisogno. Poi ho
guardato loro. Quelle ragazze bellissime, forti, coraggiose. Con quella luce
negli occhi che conosco bene, perché anch’io l’ho avuta e ancora ce l’ho,
Almeno, lo spero. Una luce che brilla quando sogni forte, quando ci credi
davvero, anche se hai paura. Una luce che non mente.Le osservavo, le ascoltavo,
e dentro di me pensavo: “ chi sono io per giudicare? “Per un attimo ho
dubitato.
Perché ognuna di loro aveva qualcosa di speciale.
Perché non esiste una scala per misurare il coraggio o la grazia o la forza.
E io ero lì, a dover scegliere.Ma poi ho capito: non ero lì per decidere chi
valeva di più.
Ero lì per riconoscere, per ascoltare, per restituire uno sguardo onesto,
umano.
E forse proprio quel dubbio mi rendeva adatta a farlo.
Perché non cercavo il difetto, ma la verità. Questa esperienza mi ha ispirata. Mi
ha restituito in parte sicurezza e consapevolezza anche se è un lavoro
ancora lungo che devo fare.
Un saluto ai lettori di Victoria’s Grace?Cari lettori di Victoria’ s Grace spero di non avervi annoiato, vi saluto ad uno ad uno con affetto, la vostra LauraVi lascio con questa frase che mi ha fatto riflettere il più delle volte: “La vera forza nasce quando amiamo noi stessi e ci permettiamo di essere chi siamo veramente, senza cercare l'approvazione esterna."