Quando hai capito di voler iniziare a fare la modella?
In realtà non è stata una decisione pianificata: è successo tutto un po’ all’improvviso. La passione però c’è sempre stata. Un giorno, quasi per gioco, sono andata su internet e ho cercato un fotografo alla ricerca di una modella. È stato un azzardo, ma da lì è iniziato tutto.
Ti ricordi il tuo primo shooting? Com’è andata?
Sì, lo ricordo bene. Il primissimo non fu affatto positivo, perché non conoscevo questo mondo e non sapevo a chi rivolgermi. Poco dopo, però, ho avuto l’opportunità di fare uno shooting all’Eur che si è rivelato un’esperienza molto positiva: quello mi ha permesso di aprire il mio profilo lavorativo.
Qual è stata la difficoltà più grande che hai incontrato agli inizi?
La paura di non riuscire a raggiungere i miei obiettivi. È qualcosa che sento ancora oggi, ma è anche la spinta che mi porta ad andare avanti e a superare i miei limiti.
Hai avuto qualcuno che ti ha incoraggiata a intraprendere questa strada?
Non ho avuto un vero e proprio punto di riferimento, tranne il mio ragazzo. Mi sostiene dall’inizio, mi accompagnava ai primi set e a volte lo fa ancora oggi. È sempre stato felice per me.
Qual è il tuo shooting più audace che hai fatto finora?
Recentemente ho fatto un set molto particolare, non ancora pubblicato. Mi trovavo in un castello e ho scattato vicino a un precipizio: sembrava quasi di essere una principessa sospesa. È stato intenso ed emozionante.
Ti piace di più posare in intimo, in abiti eleganti o in look street?
All’inizio non amavo molto il fashion, ma col tempo l’ho rivalutato. Credo che una modella possa avere delle preferenze, ma alla fine ogni genere regala emozioni diverse, ed è impossibile non amarli tutti.
Qual è la posa in cui ti senti più sicura e seducente?
Adoro scattare in studio, appoggiata al muro. Mi dà libertà di movimento e allo stesso tempo tanta sicurezza in me stessa.
Cosa ti piace provocare in chi guarda i tuoi lavori?
Non penso mai a un’emozione precisa, perché ognuno interpreta le immagini in modo diverso. Quello che desidero trasmettere è sicurezza, passione e l’impegno che metto in ogni scatto.
Scatti pensando alcune volte a quale pubblico sarà rivolto il tuo lavoro fotografico?
No, non mi pongo questo tipo di limite.
Ti è mai capitato di dover superare la timidezza durante uno shooting?
All’inizio sì, come accade per qualsiasi cosa nuova. È un passaggio normale, ma con l’esperienza passa.
C’è un colore o un outfit che ti fa sentire irresistibile in foto?
Il nero è da sempre il mio colore preferito: elegante, sensuale e sta bene con tutto. Mi piace molto anche il bianco per i set fotografici.
Come outfit adoro un look semplice ma d’impatto, ad esempio jeans e un top, magari con i capelli effetto bagnato.
Cosa pensi renda una foto sensuale ma allo stesso tempo elegante?
Sicuramente l’espressività. Saper guardare l’obiettivo e interpretare ciò che viene richiesto non è semplice, ma è ciò che trasforma uno scatto in qualcosa di speciale.
Preferisci gli scatti ravvicinati o quelli che mettono in risalto tutta la figura?
Dipende dal contesto. A volte il mezzo busto trasmette più intensità, altre volte è la figura intera a dare forza alla foto. In generale, però, i ritratti piacciono sempre a tutti.
Ti senti più a tuo agio nel mostrare il lato dolce o quello più misterioso?
Non mi reputo una persona particolarmente dolce, quindi sicuramente il mio lato misterioso.
C’è mai stato qualcuno che ha avuto da ridire per alcuni tuoi generi fotografici? Come l’hai affrontato nel caso?
No, però so che le persone parleranno sempre, nel bene e nel male. L’importante è che se ne parli.
C’è invece chi ti ha sostenuto nella decisione di posare e di posare anche senza veli?
Assolutamente sì: la mia famiglia. Le mie sorelle mi seguono e mi sostengono sempre, non nascondo nulla a nessuno. Questo per me vale più di ogni altra cosa.
Un consiglio che daresti alle modelle che vogliono iniziare questo lavoro?
Non affidatevi a chiunque. Solo voi sapete davvero cosa è meglio per voi. Credete sempre in quello che fate, ma non fidatevi di tutti: questo mondo può essere affascinante, ma talvolta anche un po’ marcio. I primi set fateli solo con professionisti seri, non con chi capita.
Un saluto ai lettori del magazine Victoria’s Grace?
Un saluto a tutti i lettori, è stato un piacere partecipare a quest’intervista!